Associazione "Fede per la vita"
mercoledì 9 luglio 2014
(AGI) - Roma - Cellulare incollato all'orecchio e piede pigiato sull'acceleratore. L'arrivo dell'estate - con strade cittadine meno trafficate e lunghi spostamenti verso le localita' di vacanza - "peggiora" i cattivi comportamenti degli automobilisti italiani.
"E il problema - spiega Giordano Biserni, presidente dell'Asaps, Associazione amici sostenitori della polizia stradale - e' che mentre i controlli, anche tecnologici, contro l'eccesso di velocita' funzionano, l'abuso di telefonino e' una sanzione difficilmente contestabile. Anche perche' gli italiani sono campioni mondiali indiscussi del 'lancio del cellulare', sono cioe' bravissimi a sbarazzarsene appena vedono all'orizzonte un vigile". "Secondo un nostro recente monitoraggio - ricorda Biserni - nelle ore di punta in citta' oltre il 12% di chi guida lo fa parlando al cellulare. C'e' chi si illude che, magari in periodo di ferie, vi si rinunci piu' a cuor leggero ma la realta' e' che smartphone e tablet sono sempre piu' usati per mandare messaggi, consultare app, twittare o aggiornare il proprio profilo facebook. Il tutto con rischi elevatissimi: mancano statistiche ufficiali ma tutti gli esperti sono concordi nel ritenere che parte rilevante dei sinistri per cause non accertate potrebbe essere imputata proprio alla distrazione di chi guidava parlando al telefono". Altro pericolo "estivo" e' "la disponibilita' di strade piu' libere in città - spiega Biserni - che induce molti ad essere meno prudenti: c'e chi si fa ingolosire dal brivido della velocita', dimenticando che i limiti sono molto rigorosi. E a pagarne le conseguenze piu' drammatiche sono i pedoni e i ciclisti, come dimostrano drammaticamente le statistiche".
C'e' poi tutta una serie di infrazioni e di comportamenti pericolosi che nel periodo delle vacanze, e dei grandi esodi, si intensificano: "c'e' chi ignora sistematicamente l'esistenza delle cinture di sicurezza posteriori, chi non assicura i bimbi ai seggiolini, chi parte per lunghi viaggi senza una minima revisione dell'auto e chi seppellisce il triangolo sotto chili di bagagli. Per fortuna - conclude il presidente dell'Asaps - una volta varcato il confine l'automobilista medio italiano si trasforma e diventa improvvisamente piu' disciplinato.
Probabilmente perche' e' consapevole del fatto che un'eventuale violazione puo' costargli anche il ritorno a piedi". (AGI) .
9 luglio 2014
mercoledì 2 luglio 2014
L'Asaps al governo: "Accelerate sull'omicidio stradale"
da www.asaps.itNel 2013 sono morti sull'asfalto 52 bambini. Quest'anno già 20. L'appello all'Esecutivo di Giordano Biserni e delle altre associazioni che chiedono giustizia per tutte le vittime della strada
Dopo il recente fatto di cronaca che ha visto vittima, vicino Ravenna, Gionatan, un bimbo di appena 3 anni investito sulle strisce sotto gli occhi di mamma e papà e trascinato per ottanta metri da un’auto pirata, l’Asaps riaccende i riflettori su una questione fondamentale che riguarda la sicurezza stradale: l’introduzione del reato di omicidio stradale. Purtroppo la legge italiana ha un gap su questa questione, chi uccide qualcuno mentre è al volante, magari sotto effetto di sostanze stupefacenti o alcol, ne risponde in modo blando, infatti “la pena per questo atto criminale sara’ per lui/lei al massimo come quella per un furto di un portafoglio su un autobus”, come sottolineano dall’Associazione Gabriele Borgogni, impegnata insieme all’Asaps e ad altre associazioni nella lotta per la giustizia.
“Mentre le commissioni parlamentari stanno ancora esaminando in via preliminare le varie proposte sull’Omicidio stradale – dichiara Giordano Biserni, presidente dell’Asaps – con posizioni spesso contrastanti e di stallo decisorio, sulle strade si continua a morire in modo assurdo e spesso tocca anche ai bambini. Per questo auspichiamo che il Governo acceleri con una sua iniziativa su questo problema che emerge e si “immerge” con modalità che sollevano dubbi di annegamento della proposta”.
Inasprire le pene non porterà all’azzeramento dei morti sulle strade, ma sicuramente convincerà tutti i guidatori ad essere maggiormente consapevoli dei rischi che derivano da uno stile di guida irresponsabile, specialmente nelle strade urbane e in prossimità di luoghi frequentati da bambini. Secondo i dati dell’Osservatorio Il Centauro – Asaps, nel 2013 sono stati 52 i bambini tra zero e 13 anni che hanno perso la vita sull’asfalto per colpa di qualche adulto distratto o che aveva troppa fretta. Nel 2014 siamo già a quota 20 corpicini rimasti senza vita a causa di incidente stradale.
Nei primi 5 mesi di quest’anno si sono registrati ben 383 incidenti con episodi di pirateria stradale, ovvero chi ha causato l’incidente non si è fermato a soccorrere, e ci sono stati già 47 morti e 473 feriti. Un bollettino di guerra che continua a insanguinare le nostre strade. “La pirateria stradale in generale continua poi a far segnare numeri sempre drammatici. I carburanti di questo fenomeno sono sempre l’alcol, la droga e ora le anche le “scoperture” assicurative”, prosegue Biserni.
“L’omicidio della strada per mano di conducenti ubriachi o drogati, oggi continua ad essere punito con pene assolutamente lievi e quasi mai scontate, equiparabili a quelle di un furto con destrezza. La proposta delle associazioni Lorenzo Guarnieri, Gabriele Borgogni e ASAPS attende risposte concrete. La nostra attenzione sull’Omicidio stradale rimane vigile e puntuale, con un monitoraggio pressoché giornaliero della situazione. Non ci stancheremo e rimarremo severi guardiani di una situazione che non risponde più ai canoni minimi di giustizia sulla quale la gran parte della gente si interroga e non comprende questo stallo che dura da 3 anni, dopo che abbiamo raccolto 76.000 firme”, conclude Biserni. Per Gionatan. E per tutte le altre vite spezzate sulla strada.
di Silvia Bonaventura
da repubblica.it/motori
da repubblica.it/motori
sabato 7 giugno 2014
IL COLPO DI SONNO
Un incidente su cinque si deve alla stanchezza.Questo è quello che dicono le statistiche di tutto il mondo. Sembra che un terzo degli incidenti frontali ma anche cappottamenti si debba alla stanchezza di chi sta dietro il volante,
La sonnolenza è una delle maggiori cause degli incidenti automobilistici, In numerose inchieste, più del 50% delle persone riferisce di aver guidato in condizioni di sonnolenza durante l'ultimo anno, e quasi il 25% riferisce in realtà di essersi addormentato al volante.
Alcune ricerche hanno stimato che la sonnolenza svolga un ruolo nel 20-25% degli incidenti stradali.
Gli incidenti da sonnolenza si verificano più spesso di notte o nella metà pomeriggio (orari di ridotta vigilanza) su autostrade e strade statali (guida più noiosa e a velocità più costante), coinvolgendo un solo veicolo e spesso con gravi danni al veicolo.
La stanchezza colpisce tutti indistintamente. Si sostiene però che i giovani tra i 18 e i 20 anni siano i soggetti più a rischio. Il motivo? tra gli adolescenti il colpo di sonno è più frequente perché fanno le "ore piccole" e perché non sanno gestire la stanchezza.
NON RISCHIARE, AI PRIMI SINTOMI DI STANCHEZZA FERMATI
http://youtu.be/yOPAt-_wr0I
sabato 24 maggio 2014
MUORE TRAVOLTO DA UN’AUTO NELLA NOTTE
da IL TIRRENO24-05-2014
pag 18
L’uomo, 61 anni, stava spingendo una bicicletta alle porte della città sotto la pioggia battente. Indagano i carabinieri
PIOMBINO Incidente stradale mortale nella notte tra giovedì e venerdì, intorno alle 2, su viale Unità d’Italia, dove un uomo di 61 anni (che stava spingendo una bicicletta) è stato travolto e ucciso da un auto. La vittima, Zdenec Novak, originario della Repubblica ceca (senza fissa dimora), ha riportato delle ferite gravissime, tanto che sono stati inutili i tentativi del personale sanitario del 118 e poi del pronto soccorso di soccorrere e rianimare Novak. Nessun testimone, ma è stato lo stesso conducente ad aver dato l'allarme; in quel momento a Piombino stava piovendo forte. Sul posto, immediatamente, sono arrivati anche i carabinieri. In base a una prima ricostruzione dei militari e, a quanto raccontato dallo stesso conducente dell’auto, una Punto (che vive a Piombino, di 51 anni), il senza tetto stava camminando in direzione Fiorentina quando, circa cinquecento metri dopo il distributore Q8, si è come “ lanciato” al centro della strada , come se fosse in procinto di attraversare la corsia. Il clochard aveva con sé poche cose, ma comunque il documento, di primaria importanza per dargli un’identità. L’uomo, infatti, da tempo gravitava in centro a Piombino, anche se resta ancora difficile stabilire perché - in una serata simile - si stesse dirigendo verso Fiorentina. Anche il piombinese, in quel momento, stava andando fuori città. Poi l’improvviso cambio di direzione del senza tetto e l’impatto che per l’automobilista è apparso inevitabile. Nonostante anche il soccorso sia stato immediato, alle 2,15 circa ai sanitari dell’ospedale di Villamarina non è rimasto altro che dichiarare il decesso di Zdenec Novak . L’autorità giudiziaria sta ancora valutando se sia necessario provvedere all’autopsia. Il conducente è risultato assolutamente sobrio ai test a cui è stato sottoposto subito dopo l’incidente. Ma i carabinieri comunque procedono con le indagini di rito. Necessario, prima di tutto, mettere in relazione soprattutto le ferite della vittima con i danni riportati dalla carrozzeria dell’automobile. Oltre alla situazione della strada. Solo in questo modo, valutando gli “effetti” legati all’incidente sarà possibile stabilire se comunque siano da prevedere delle responsabilità e aprire un fascicolo nei confronti dell’uomo alla guida.
sabato 28 dicembre 2013
Aprilia, muore la bimba di nove anni travolta da un automobilista ubriaco
da republica.itNon ce l'ha fatta la bambina di nove anni che la sera del 26 dicembre è stata travolta, mentre era a bordo di un'auto con la famiglia, da un 21enne romeno che era alla guida ubriaco, risultato positivo ai test per alcol e droga. La piccola, è morta dopo due giorni di ricovero in coma all'ospedale Bambino Gesù.
L'incidente è avvenuto intorno alle 19 sulla via Nettunense, al km 25.300. Nei pressi della stazione ferroviaria Campo di Carne un cittadino romeno di 21 anni ha effettuato un sorpasso ad alta velocità invadendo con una Ford Ka la corsia opposta e travolgendo un'altra
vettura, una Fiat Panda, su cui viaggiavano cinque persone. Il mezzo era guidato da una donna 45enne che aveva a bordo le due figlie di nove e quattro anni, due nipoti di 20 e 21 anni e il cagnolino, morto nello schianto.
La madre e la figlia di quattro anni erano state portate all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina, mentre i nipoti all'ospedale di Anzio. Il romeno, anche lui ferito, è stato trasportato invece al Città di Aprilia ma non in gravi condizioni
.28 dicembre 2013
sabato 21 dicembre 2013
INIZIATIVA DEL PROGETTO BEVI CON LA TESTA
Guardate cosa sono riusciti a fare oggi a Pisa i ragazzi del progetto BEVI CON LA TESTA, una catena umana in Piazza dei Miracoli per dire no all'alcol.Oltre 2.000 studenti di 11 Istituti scolastici di Pisa, in rappresentanza di tutte le scuole della Provincia, si sono dati appuntamento in Piazza dei Miracoli. Dopo aver indossato una maglietta "logata" con i colori della città, in pochi minuti, si sono posizionati sul tappeto erboso più fotografato al mondo.
Alla presenza del Ministro Maria Chiara Carrozza e del Prefetto Francesco Tagliente hanno formato la scritta "L'ALCOL NON FA MIRACOLI": un monito provocatorio di fine anno contro l'abuso delle sostanze alcoliche, da parte dei giovani pisani a tutti gli italiani.
Il messaggio 'fisico' è stato simbolicamente scelto proprio per ribadire il no degli studenti all'abuso di alcol, con l'augurio di un effetto emulativo capace di coinvolgere i giovani di tante altre città d'Italia.
GUARDA VIDEO : http://www.youtube.com/watch?v=JQaxGKuDscA&sns=em
domenica 24 novembre 2013
NON FARE LA TESTADIALKOL
Grazie agli amici di TESTADIALKOL ecco altri due suggerimenti da parte di Pino Insegno http://www.youtube.com/watch?v=E1ZBuDzDSSs&feature=youtu.bee Michele Placido.http://www.youtube.com/watch?v=TJW_0DM_DwE&feature=youtu.be
se vuoi saperne di più http://www.testadialkol.it/