domenica 8 ottobre 2006

Un'altra vita spezzata su due ruote

da www.ansa.it

alle ore 19,25 sul sito dell'Ansa è stata battuta la notizia di un incidente mortale che ha visto come protagonista un motociclista sulla strada provinciale 329 nel comune di Sassetta.
Un ragazzo di 30 anni è andato dritto ad una curva ed è finito in una scarpata di cira 8 mt; una delle possibili cause potrebbe essere stata l'alta velocità.
Non possiamo stabilire se questo ragazzo andasse forte , ma anche se così fosse stato dobbiamo avere il rispetto per il dolore dei famigliari ( povera gente quanto stanno soffrendo ), facciamoli sentire tutta la nostra solidarietà, per favore non cominciamo con i soliti inutili processi o le solite frasi tipo " è andato a cercarsela ".
Certo resta il fatto che quelle strade sono spesso teatro di comportamenti scapestrati da parte di noi motociclisti; dico noi perchè anche io sono tra quelli che spesso passano da quelle parti e mi duole dirlo, vedo passare molti "smanettoni" che fanno delle pieghe da paura, se tutto va bene curvano sulla mezzeria, altrimenti invadono la corsia opposta. Non lo nego, quando li vedo sfrecciare in quel modo gli auguro di trovare l'autovelox dietro la curva, almeno sono sicuro che tornano a casa; a piedi magari, ma ci tornano.
Ragazzi miei, è talmente bello andare in moto,e mi chiedo perchè si deve rischiare di rovinare se stessi ( ma anche gli altri ) per emulare i vari Valentino, Loris o Macho; ma quando arriveremo a capire che LA STRADA NON E' UNA PISTA . I dati relativi all'incidentalità su due ruote sono a dir poco impressionanti: dal 1995 al 2004 le vittime sono stati ben 13.500 con 786.000 feriti ( cifre degne di una guerra ) con l' Italia prima in Europa nella graduatoria delle vittime.
Ragazzi, questo è il momento di fermarsi e riflettere; non crediate che valga la regola del "Tanto a me non succede", la sicurezza sulla strada non dipende solo da noi; in moto è facile sentirsi imbattibili ma invece siamo molto vulnerabili.
Oggi stiamo piangendo un altro ragazzo che ci ha lasciato; non creiamo altre sofferenze, Vi prego!