lunedì 23 ottobre 2006

Segnaliamo il caso Ivan Liggi

Il 24 Febbraio del 1997 l’agente Ivan Liggi appartenente alla Polizia Stradale di Rimini, in servizio di pattuglia sulla statale Adriatica intimava l’ALT ad un automobilista, che si dava alla fuga saltando il posto di blocco. Dopo un inseguimento durato circa un’ora nel centro di Rimini la pattuglia, armi in pugno, ferma questa folle corsa, improvvisamente l’auto riprende la fuga investendo l’agente Ivan e facendolo cadere, in questi momenti di concitazione, il poliziotto si rialza da terra, rincorre il fuggitivo estraendo l’arma dalla fondina, che aveva il colpo in canna inserito al momento del fermo, una esplosione, parte un colpo accidentalmente, il proiettile infrange il lunotto posteriore e colpisce l’automobilista uccidendolo.

La sospensione:
Ivan dopo 5 anni di sospensione è stato reintegrato presso la Polizia ferroviaria di Pesaro, si è distinto per due episodi per i quali è stato proposto una lode per interventi particolarmente rischiosi effettuati fuori servizio.
Dalla Corte D’assise di Rimini l’agente Liggi è stato condannato a 4 anni per omicidio colposo.
Nel 2000 il Procuratore Generale di Bologna, impugna la sentenza, la trasforma in omicidio volontario ?!?!?
La Cassazione nel 2001 annulla la sentenza rinviandola di nuovo alla Corte d’appello di Bologna.
La Corte Suprema di Cassazione il 15 Ottobre 2004 conferma la seconda condanna della Corte d’Appello di Bologna a 9 anni e 5 mesi per aver sparato volontariamente ad altezza d’uomo, pena che Ivan ha iniziato a scontare nel carcere dal giorno 16 Ottobre 2004.
Intanto anche la Corte dei Conti presenta il conto, condanna Liggi Ivan a risarcire al Ministero dell’Interno Euro 130.000 pari alla somma pagata alla parte civile, più interessi che maturano dal 28 Febbraio 2003 di Euro 11,16 giornalieri

Il pensiero:

Le sorelle della vittima hanno dichiarato alla stampa "anche nostro fratello avrebbe voluto un po’ di pace per Ivan, faremo di tutto per aiutarlo, anche andare davanti ai giudici per chiedere una riduzione della pena per non distruggere un’altra vita".
Amareggia pensare che mentre l’agente Liggi Ivan entra in carcere c’è chi dopo tanti omicidi e dopo aver sciolto il corpo di un bambino nell’acido, ottiene i permessi per uscire dal carcere.

Dal 23 ottobre Ivan usufruisce dell’indulto, aiutiamolo ad ottenere la Grazia; come associazione stiamo effettuando una raccolta firme quale adesione alla richiesta di Grazia da inviare al Presidente della Repubblica.

per maggiori informazioni puoi visitare il sito www.ivanliggi.com