NO AL CAMEL PONCE DI PIETRASANTA
Riportiamo il testo della lettera inviata al sindaco di Pietrasanta ( LU )Da : Associazione Fede per la Vita Piombino ( LI )
Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada sede di Piombino ( Li )
Al sig. Sindaco del Comune di Pietrasanta
Massimo Mallegni
E p.c. : Ministero della Salute, Prefetto di Lucca, Questore di Lucca, Presidente della Regione Toscana, Presidente della Provincia di Lucca, Comandante Polizia Municipale di Pietrasanta, Il Tirreno redazione di Viareggio, Presidente Arcat Toscana, Acat Lucca, Acat Versilia, Acat Val di Cornia Ass. Europea Familiari e Vittime della Strada, Ass. Italiana Familiari e Vittime della Strada, Quotidiano.net, L' indignato speciale ( TG5 ), TG3 Toscana, Le Iene, Valerio Staffelli, Presidente Asaps, Istituto Superiore della Sanità
Egr. sig. Sindaco
Leggendo Il Tirreno del 23 dic 07, cronaca di Pietrasanta, veniamo a conoscenza della manifestazione “Camel Ponce” che si terrà nella notte tra il 24 ed il 25 dicembre a Pietrasanta; manifestazione che, stando a quanto scritto, è una tradizione consolidata e che in passato ha creato anche “sgradevoli effetti collaterali” ( come scritto nell’articolo ). Siamo rimasti colpiti dal fatto che un’amministrazione comunale permetta lo svolgersi di una manifestazione basata sulla vendita di superalcolici; quello che però consideriamo inaccettabile è quanto riportato nelle disposizioni della manifestazione che Lei ha emesso e che abbiamo potuto leggere sul sito del Vs comune. Nelle disposizioni viene riportato che "TRA GLI UTENTI VI E' UNA MAGGIORANZA DI PUBBLICO GIOVANE" : detto questo la Vostra preoccupazione più grande è quella di LIMITARE I DANNI DOVUTI AD USO IMPROPRIO DEL SUOLO PUBBLICO. Autorizzate inoltre la vendita fino alle 4 del ponce, nonostante rientri nella categoria dei superalcolici.
Sig. Sindaco, dal momento che è Suo preciso dovere tutelare la salute dei cittadini, informi i partecipanti sui danni che l’alcol può causare; gli dica che l’alcol è inserito tra le 20 sostanze più pericolose per la salute, che causa circa 190.000 morti l’anno nella sola Europa. Negli ultimi anni, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha ripetutamente segnalato che l'uso di bevande alcoliche deve essere considerato un problema prioritario di Sanità Pubblica. Con le Sue decisioni, oltre che mettere a repentaglio la salute dei Suoi concittadini, rischia di vanificare gli sforzi che istituzioni ed associazioni stanno facendo al fine di mettere fine alle stragi che l'alcol causa. Le ricordiamo che Il Ministero della Salute lancia campagne contro l'abuso di alcol alla guida; che la Prefettura di Lucca ha lanciato il progetto "Alcol e Giovani" per la realizzazione di campagne di prevenzione sui problemi alcolcorrelati ( le consigliamo di leggere attentamente le linee guida di questo progetto ).
Invece di pretendere uno sforzo dalle forze dell'ordine affinchè vigilino sulla manifestazione, sarebbe molto meglio per tutti se invece del ponce venissero servite bibite o cioccolato caldo ed utilizzare gli agenti per altri controlli.
Come associazioni che si battono per la sicurezza stradale e contro l’uso di alcol, condanniamo questo tipo di iniziative ritenendo chi le organizza complice di eventuali tragici eventi che ne possono conseguire: ci auguriamo pertanto che qualcuno intervenga prontamente per fermare questa Vostra assurda disposizione.
Fabbri Aldo
Associazione Fede per La Vita
Piombino ( LI )
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Ufficio Stampa Responsabile: Francesca Navari
COMUNICATO STAMPA
Il sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni replica all’Associazione Vittime della Strada in merito al Camel Ponce
“Venire incontro alle problematiche dei giovani, promuovere un’informazione per prevenire l’abuso di alcool e droghe e garantire la sicurezza credo che siano argomenti che trovino tutti d’accordo, soprattutto amministratori come il sottoscritto, che in passato si è anche conquistato qualche antipatia per il ‘pugno duro’ tenuto in alcune specifiche situazioni. Le argomentazioni portate avanti dall’Associazione Vittime della Strada possono essere condivise in senso generale ma non posso davvero accettare che venga puntato il dito sull’atteggiamento tenuto dall’amministrazione in merito all’iniziativa del Camel Ponce che ogni anno si ripete nel cuore cittadino calamitando migliaia di persone.
Si tratta infatti di una manifestazione spontanea ma dall’indubbio successo, che questa amministrazione non promuove né organizza né patrocina, bensì si è adoperata per controllare e contenere.
Il sottoscritto ha promosso un incontro con i titolari e gestori di pubblici esercizi ed è riuscito ad ottenere anche la loro importante collaborazione affinchè la festa riuscisse nel migliore dei modi e senza conseguenze. L’amministrazione ha imposto un limite alla somministrazione dei superalcolici, che altrimenti probabilmente si sarebbe protratta fino all’alba, ha vietato che fossero serviti ponce ai minori e ha garantito un impegno sul fronte della sicurezza con la presenza di agenti di polizia municipale e di altre forze dell’ordine anche in borghese per ridurre ogni potenziale pericolo. Cosa dovevamo fare? Chiudere le porte della città?
Credo che la ‘cultura della cultura’, sia essa indirizzata alla prevenzione dall’uso di alcool o di altro tipo, debba essere fatta non solo attraverso le imposizioni o i divieti ma percorrendo la strada civile della regolamentazione, della consapevolezza e della presa di coscienza del fatto che, offrendo precisi confini al divertimento, si può davvero permettere il coinvolgimento senza consentire l’eccesso.
Se quindi affrontiamo in senso generale la necessità di tutelare i giovani e garantire controlli sulle strade in questo credo di essere sempre stato chiaro nella mia posizione sia scontrandomi con i titolari delle discoteche quando imposi la chiusura anticipata, sia prestando sempre una particolare attenzione a assicurare la presenza di agenti di polizia municipale sulla strada con particolare attenzione al divertimento by night tipico dell’estate.
Ed in questo non posso non tributare un plauso anche all’impegno delle Associazioni che si battono per la sicurezza stradale e l’abuso di alcool ed anzi, auspico una futura collaborazione con queste Associazioni che già dal prossimo anno potrebbero integrare l’iniziativa del Camel Ponce con utili campagne di sensibilizzazione. In tal senso anticipo la mia disponibilità ad un incontro per avviare quanto prima una fattiva collaborazione sul tema della sicurezza stradale che sta molto a cuore all’amministrazione”.
Pietrasanta, 28 dicembre 2007
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SEDE: via Martiri di Sant’Anna 10 • 55045 Pietrasanta (LU)
Tel. 0584 795370 • Fax 0584 795364
E-MAIL: gabinetto.sindaco@comune.pietrasanta.lu.it • www.comune.pietrasanta.lu.i
ORARIO: dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 13
In questi anni abbiamo messo in discussione numerose iniziative alcoliche in tutta Italia, dall'Ombralonga in Veneto, al Motoraduno della Vernaccia in Sardegna, alla manifestazione enopodistica in Sicilia..., e pochi Sindaci dei comuni coinvolti hanno avuto la correttezza del Sindaco di Pietrasanta nel rispondere, cortesemente e pubblicamente, alle critiche, spiegando i motivi delle scelte operate.
Premesso questo, io penso che una festa notturna organizzata nel nome di un superalcolico non sia accettabile, eticamente.
Penso che una associazione che si occupa di salute e sicurezza debba sempre essere serenamente a disposizione per l'incontro e il dialogo, ma non si possa in nessun modo "integrare" con l'organizzazione di un evento di questo tipo, riconoscendolo e legittimandolo di fatto con la propria presenza.
Penso che la cultura della salute e della sicurezza si promuova veicolando messaggi chiari, non ricercando compromessi con chi quanto più alcol vende tanto più guadagna.
Non condivido le speciali ordinanze per prorogare l'orario utile per somministrare superalcolici, condivido la scelta di mandare le forze dell'ordine, anche in borghese, per controllare il rispetto della legalità, sia per quanto riguarda la somministrazione di bevande alcoliche ai minori, sia per quanto riguarda il rispetto degli orari previsti per vendere alcol, sia per quanto riguarda il controllo dell'alcolemia a chi, reduce dalla festa, si mette al volante.
Alessandro Sbarbada
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