domenica 12 agosto 2007

L' IMPORTANZA DEL CASCO

L’incidente di Livorno che è costato la vita alla povera Martina di 16 anni deve far riflettere tutti, ragazzi ed adulti, sull’utilità del casco sia per chi va in moto, scooter o bicicletta.
Il casco deve essere prima di tutto omologato, poi deve essere indossato correttamente: è bene ricordare a tutti che è solo l'uso di un casco omologato che può davvero salvare una vita.
Secondo i dati forniti dall’ETSC ( European Transport Safety Council ), il corretto uso del casco alla guida di una moto o di uno scooter, può contribuire a ridurre del 50% la frequenza delle ferite mortali alla testa.
Quando scegliete un casco assicuratevi di seguire alcune piccole regole che vi aiuteranno all'acquisto, ma vediamo assieme come orientarci
Occhio a come calza e al cinturino
Assicurarsi innanzitutto che il casco calzi in maniera perfetta e confortevole senza risultare troppo largo, ma di contro non impressionatevi se vi sembrerà stretto perchè dopo qualche tempo l'imbottitura si adeguerà alle vostre forme.Un casco perfettamente aderente eviterà di oscillare o muoversi una volta in moto garantendo un perfetto funzionamento anche in caso di impatto. Tenete il casco indossato dal vostro rivenditore per qualche minuto, se avvertite fastidiose pressioni al volto o alla nuca, evidentemente la misura o il modello non è quello che fa per voi.Particolare attenzione al cinturino che deve essere di buona fattura. Se presenta l'attacco a sgancio rapido (preferibile), assicuratevi che questo sia agevolmente azionabile in qualsiasi situazione.Infine controllate che una volta indossato il casco vi permetta di percepire i rumori esterni, come il clacson delle auto o frenate improvvise, e che non vi limiti la visuale di ciò che vi circonda. Ricordatevi che anche i caschi migliori hanno una vita limitata oltre la quale sarebbe bene sostituirli, pertanto 2/3 anni di utilizzo giornaliero sono più che sufficienti.
L'omologazione elemento essenziale
Altro elemento importantissimo è l'omologazione. Tutti i caschi in commercio devono essere omologati ai sensi della normativa Europea. Facilmente riconoscibili perchè al loro interno presentano un etichetta composta da un cerchio dentro del quale si trova la lettera E, seguita dal numero distintivo del paese che ha accordato l'omologazione (per l'Italia è il 3), e del numero d'omologazione. L'etichetta deve essere cucita sul sistema di ritenzione del casco.
Per lo scooterista cittadino
Per il vasto popolo degli scooteristi che affolla le caotiche città italiane la scelta è vasta, l'importante è non orientarsi sulle famose "padelline" severamente vietate dal codice della strada. Anche per questa categoria di motociclisti è bene scegliere un casco in resina HIR-TH: leggeri, comodi e sicuri per l'uso cittadino.

Attenzione che in commercio potreste trovare caschi regolarmente omologati che però sono fuori legge, lo si apprende da due decreti del capo dipartimento dei trasporti terrestri del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, datati entrambi 8 ottobre 2004 e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n.243 del 15 ottobre 2004.
Questo ha portato al ritiro dal mercato di tutti i seguenti caschi:
1) il casco protettivo di marca Woodex, tipo W 2003/05 (con numero di serie superiore a 70400) fabbricato dalla siciliana Woodex Helmets S.r.l. (ME);
2) il casco protettivo di marca Criko, nei modelli Criko, CK, Malbo, Gem, ZKI, Asyhang, Omega, First, Xanicee, Woaza, tutti fabbricati dalla toscana Criko Helmets S.a.S (LU).