venerdì 10 novembre 2006

Un Altro pericolo per i ragazzi

Da LA NAZIONE del 10.11.06

Sul numero de La Nazione di venerdì 10.11.06, è stato pubblicato un breve articolo che riporto testualmente di seguito :
“ Una bambina viene sepolta viva dopo le violenze psico-sessuali e fisiche di ogni genere. I suoi aguzzini? Altre bambine, cattive, molto cattive. E’ la trama di Rule of Rose, un videogioco sconvolgente che dal 24 novembre sarà messo in commercio in Italia con la dicitura ‘ vietato ai minori di anni 16 ‘ “

Ecco alcune recensioni raccolte sul Web.

Un horror fuori dal comune
Affermatosi come genere videoludico di altissimo rilievo, l’horror ha visto aumentare, giorno dopo giorno, i suoi esponenti. Ci sono gli horror basati sull’azione come Resident Evil di Capcom, quelli basati sulla sorpresa come Poject Zero di Tecmo, e quelli basati sull’attesa come Forbidden Siren di Sony. Poi ci sono i must, come Silent Hill di Konami. E le nuove ed interessanti proposte, come Rule of Rose di Punchline.Rule of Rose vuole stupire il giocatore seguendo una nuova strada che porti all’orrore, non i soliti zombie insanguinati, né i fantasmi o gli Shibito: Rule of Rose vuole terrorizzare coi bambini.

VIDEOGAME: ARRIVA "RULE OF ROSE" CON LE BAMBINE SADICHE
Le immagini del videogame, scrive "Panorama", "sono pervase da sottintesi omosessuali resi piu' inquietanti dalla giovane eta' delle protagoniste". Per Yuya Takayama, inventore del gioco, "The Rule of Rose" non e' affatto pericoloso, anzi e' catartico: "Vuole dimostrare quanto un adulto possa essere terrificante per un bambino - spiega a "Panorama" - ma anche il perfetto contrario, ossia quanto un bambino possa divenire terrificante per un adulto". "The Rule of Rose" e' l'ultimo di una serie di videogame basati sulla violenza e il sadismo, scrive "Panorama", che li ha analizzati uno per uno.

Gravi problemi di censura
Perversione, sesso, omosessualità, pedofilia, leggende folcloristiche, avvistamenti ufo, tecnologia e sadomasochismo. Una lista di argomenti che tutti insieme creano un forte contrasto che si alterna mesi dopo mesi dell’anno 1930. La censura denuncia: il gioco tratta argomenti e scene che non andrebbero certo presi alla leggera, tanto meno in un videogioco. Ed è dopo questa notizia che le già ottime vendite orientali sono aumentate a dismisura. Il gioco rischia l’esclusione dal mercato occidentale ma fa notizia. Come può, dunque, la Sony dire di no alla conversione occidentale di un videogioco (il cui genere è già molto apprezzato) che gli ha fruttato un bel po’ di quattrini? Ed è così che nasce il dibattito aperto ed acceso a quattrocchi fra la censura occidentale e la multinazionale Sony. Scene in cui due fanciulline si tengono per mano e si dicono dolcemente Principessa...ti ho salvata...in cambio un bacio... E si arriva ad una scena saffica leggermente camuffata da inquadrature che lasciano “mal” immaginare. Non mancano nemmeno veri e propri atti di perversione fisica, che raggiungono il culmine dell’orrore proprio perché le protagoniste di tali scene sono tutte infanti. Sony ha giocato davvero pesante, ha azzardato non poco con l’universo videoludico.

....ma come si fa a permettere di mettere sul mercato una simile vergogna. Non ho parole