domenica 15 luglio 2007

ALTRO SANGUE SULLE STRADE

Lo scenario è sempre lo stesso: guida in stato di ebbrezza, velocità elevata, vittime innocenti e famiglie distrutte.
Per quanto tempo ancora dobbiamo continuare a vedere questo film?
OGNUNO DI NOI HA IL DOVERE DI FARE LA SUA PARTE PER METTERE UN FRENO A TUTTO QUESTO.
Questo sarà l’ennesimo week end con un bilancio pesantissimo in termini di perdite di vite umane sulle strade e ci ritroveremo a sentire tante chiacchiere come al solito.
E' preoccupante vedere quanto gli italiani sono lontani anni luce come mentalità e cultura rispetto a tanti altri popoli europei, sul concetto di sicurezza stradale.
Gran parte degli italiani non ha la percezione della gravità del fenomeno relativo all’incidentalità stradale; e come fanno ad averla se le grida allarmanti e le segnalazioni piene di rabbia di chi si occupa di questa piaga non trovano il giusto risalto.
I TG nazionali si limitano a dare brevissime notizie sugli incidenti stradali ( magari dando più spazio alle vicende di Fabrizio Corona ) basandosi solamente su immagini ed interviste “ad effetto”, cercando di cogliere il particolare di una mano che fuoriesce dal lenzuolo steso sull’asfalto, oppure chiedendo ad amici o familiari delle vittime cosa stanno provando: ma cosa pensano che provino dopo avere perso un figlio od un fratello, questa non è sensibilizzazione verso gli utenti ma solamente scena che così come viene presentata non serve.
La quasi totalità degli incidenti stradali è causata dal comportamento scorretto di chi guida, dietro la fatalità della morte di un innocente c’è quasi sempre l’imprudenza di un' altra persona: è giunta l’ora di dare più spazio a chi lavora per fermare il sangue sulle strade; aiutarli nel trasmettere ai guidatori di oggi ed a quelli di domani la loro opera di sensibilizzazione verso una guida consapevole, nel rispetto delle regole e della vita propria ed altrui.
I politici la smettano di parlare ed approvino nuove leggi con la stessa velocità con la quale approvano i loro aumenti di stipendio.
I giudici la smettano di restituire con facilità le patenti che le forze dell'ordine tolgono a chi non rispetta le regole.
Nessuno si illude che in breve tempo cambieranno le cose, ma almeno che si cominci TUTTI a prendere la cosa sul serio.

Fabbri Aldo
Presidente Fede per la Vita