venerdì 16 novembre 2012

L'INCIDENTE DI AVENZA

Torno sull'incidente di Avenza dove ha perso la vita un bambino di 5 anni investito, mentre attraversava la strada insieme al nonno, da un'auto condotta da un ragazzo di 18 anni che stava facendo pratica, munito di regolare foglio rosa, con accanto il padre.
Non ci sono parole per commentare quanto accaduto; un bambino che muore a causa di un incidente stradale è una cosa raccapricciante e inaccettabile.
E' facile in questi casi puntare il dito e mettere alla gogna chi conduceva il mezzo; non cadiamo in questo errore, non spariamo sul ragazzo perchè non sappiamo realmente cosa sia successo in quegli attimi: una cosa è certa, lui non si è messo alla guida con l'intenzione di fare del male a qualcuno, tantomeno a una creatura innocente.
Ci tengo a riportare di seguito l'articolo pubblicato oggi su IL TIRRENO :

"Forse l’investitore abbagliato dal sole


Il dramma nel dramma del 18enne alla guida, con a fianco il padre: picchiato e sotto choc

CARRARA «Un bravo ragazzo. Conosco la sua famiglia da 25 anni, una famiglia come tante, di onesti lavoratori e posso solo immaginare come si siano sentiti e si sentano per la terribile vicenda». Questo il racconto di uno dei testimoni della tragedia, che conosce anche l’investitore, un ragazzo di 18 anni appena compiuti di Marina di Carrara. Ancora studente alle superiori, il giovane ha da poco superato l'esame di teoria per la patente e, con il padre, stava facendo pratica in vista dell'esame finale. Regolarmente accompagnato dal padre commerciante e dotato di foglio rosa, alla guida della sua Skoda argentata, effettuava uno dei tradizionali percorsi di guida delle autoscuole. L'auto procedeva – a detta di tutti i testimoni – ad una velocità moderata, se non addirittura lenta, e nessuno ha sentito rumori di una frenata improvvisa od esagerata. Nessun segno di ruote è rimasto sulla carreggiata. Purtroppo, un insieme di circostanze, forse un abbaglio del sole (l’auto procedeva in direzione Sarzana, quindi con il sole negli occhi) forse la concitazione del momento – con i bambini che uscivano dall'asilo Andersen, i genitori a prenderli, le auto in partenza ed in arrivo – hanno determinato la tragedia. Proveniente dal lato opposto rispetto all'asilo, il piccolo Mattia Bernardini che andava di corsa verso il cuginetto, e che attraversava la strada in prossimità delle strisce, è stato travolto dall'auto, insieme al nonno. Il colpo si è rivelato, purtroppo, fatale per il piccolo, morto successivamente per le gravi ferite riportate. Spaventato, il ragazzo non ha saputo reagire con prontezza, trascinando, invece, l'anziano per alcuni metri, prima di fermare la macchina, aiutato dal padre che era al suo fianco. Mentre le due vittime venivano soccorse, con il sangue che colava copioso sull'asfalto, il giovane investitore è rimasto completamente sconvolto, incapace di reagire. Al sopraggiungere dei genitori disperati del bambino, è stato aggredito dal padre, finendo in ospedale anche per lo choc. Per ore è stato a colloquio con uno psicologo. (l.m.) "

La tragedia che ha colpito la famiglia del piccolo Mattia la può capire solo chi ha vissuto la loro stessa esperienza, nessun altro può comprendere.
In questi casi ritengo sia opportuno evitare ogni tipo di commento ; questo è il momento del silenzio nel rispetto del dolore di chi è stato colpito così duramente.
Non resta che stringersi intorno ai genitori ed ai parenti di Mattia senza però dimenticare il ragazzo che era alla guida.

Ciao piccolo angelo