lunedì 11 agosto 2008

Incidente sulla Geodetica

Il terribile incidente mortale avvenuto la sera di giovedì 7 agosto dimostra ancora una volta quanto siano traditrici le strade e che basta un niente perché accada l’irreparabile. Lasciamo da parte una volta tanto i commenti sulla dinamica dell’incidente e sulle responsabilità, convinciamoci piuttosto che la strada, qualunque essa sia, non permette distrazioni di nessun tipo; ognuno di noi, pedone, ciclista, motociclista, automobilista, camionista, deve essere consapevole che può essere vittima o causa ( anche involontaria ) di eventi pericolosi. La Geodetica è una strada pericolosa che richiede interventi, ma sicuramente non meno pericolosa di tante altre, della Principessa per esempio, nel tratto che va dalla Torraccia a Riva degli Etruschi. Se ne vedono di tutti i colori; auto ferme in doppia fila per scaricare l’attrezzatura per il mare, altre che fanno inversione ad U ( manovra ideale per farsi centrare da una moto o da un’altra auto ), genitori in bicicletta che trasportano figli piccoli senza casco che vengono sfiorati da macchine che passano a pochi centimetri di distanza da loro, genitori che tengono i figli piccoli sui sedili posteriori senza gli appositi seggiolini.
Fermiamoci un attimo a riflettere su questi comportamenti e situazioni ( chissà quante persone le troveranno banali ) prima di ritrovarsi a piangere, a gridare rabbia e a rincorrere responsabilità di fronte ad un’altra tragedia della strada ; il pianto, la rabbia e le responsabilità non servono a far riavere alle famiglie i propri cari.L’associazione Fede per la Vita esprime le più sentite condoglianze alle famiglie di Gina Marangoni e Adrio Bartaletti.