Padre ubriaco alla guida provoca incidente dove perde la vita la figlia di tre anni
Da IL RESTO DEL CARLINO (Reggio Emilia)ADESSO SI TEME per la vita del fratellino xxxx, 5 anni. Nella notte di domenica le sue condizioni si sono aggravate e i medici hanno disposto il trasferimento all’ospedale Maggiore di Parma. Il bimbo è in pericolo di vita. I medici stanno facendo di tutto per strapparlo alla morte. Intanto oggi il magistrato che coordina le indagini della polizia municipale rilascerà il nulla osta per i funerali di xxxxxxx, la bimba di 2 anni e mezzo deceduta nel terribile schianto tra la Renault Scenic, su cui viaggiava la famiglia e un conoscente, e la Fiat Multipla su cui viaggiavano tre amiche di ritorno da un torneo di tennis. xxxxxxxxxx, il conducente della Renault, il padre dei due bimbi, è ora indagato per omicidio colposo e guida in stato d’ebbrezza. Gli accertamenti degli agenti della polizia municipale hanno permesso di stabilire che la vettura non era dotata dei seggiolini per i bimbi. Una mancanza di misura che, secondo gli inquirenti, ha causato il volo della bimba che, in seguito al violento urto, è stata catapultata fuori dall’abitacolo. Ma il fatto grave di questo tragico incidente è il fatto che i risultati tossicologici del sangue hanno dato esito positivo. Al padre dei bimbi, xxxxxxxxx, è stato riscontrato un tasso alcometrico di 1,45 quando la legge ammette un tasso fino allo 0,50 per cento. Il prelievo è stato effettuato nell’immediatezza del ricovero al pronto soccorso. xxxxxxxx voleva sottrarsi all’esame del sangue e per poco non viene alle mani con gli agenti della polizia che si trovavano al suo fianco. Al pronto soccorso sono stati vissuti attimi di violenza. Poi xxxxxxxxx è stato riportato alla calma e ieri è venuta fuori la drammatica verità sul perché di un sorpasso in centro abitato, dove c’è il limite dei 50 all’ora e dove la linea continua indica agli automobilisti il divieto di superare i veicoli. xxxxxxxx, domenica sera, ha addirittura superato una lunga coda di vettura. I segni della frenata, ancora visibili sull’asfalto, e lunga 34 metri, e quel che rimane delle due vetture sono lì a dimostrare la velocità raggiunta dalla Renault Scenic. (*)Il giorno dopo la tragedia xxxxxxxxx viene consolato da un nutrito gruppo di parenti e amici. xxxxxxx, che adesso ha preso coscienza di quel che è avvenuto, è sotto shock. Chiede notizie del figlio xxxx, della moglie che è ricoverata e dell’amico di famiglia, xxxxxx, trasferito, dopo le prime intense cure, nel reparto di rianimazione.
(*) Nota: è difficile commentare questa vicenda, che lascia davvero senza parole.
Fatevi da voi le vostre riflessioni.
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